Bracciano è un comune italiano di 19 221 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio, circa 40 km a nord della capitale, a circa 50 km da Viterbo, in posizione dominante sull'omonimo lago detto anche Lago Sabatino.
Bracciano si trova sulle alture dei Monti Sabatini, sulla cresta occidentale dall'antico vulcano Sabatino, da cui si è originato il Lago di Bracciano.
Sulle origini di Bracciano non si hanno notizie certe; probabilmente le origini dell'insediamento urbano risalgono al X secolo. Dalla fine del IX secolo i saraceni iniziarono le loro incursioni nel territorio, saccheggiando e diffondendo insicurezza e paura tra le popolazioni. I grandi proprietari terrieri costruirono fortificazioni e castelli e molti contadini trasferirono la loro residenza all'interno delle aree fortificate, chiamate castrum. I proprietari diventarono di fatto i signori dei borghi che andavano formandosi.
Il nome "Castrum Brachiani", che risulta nei documenti fino al XV secolo, evidenzia l'origine fortificata del luogo. Verso la fine dell'XI secolo il territorio di Bracciano divenne proprietà della famiglia dei Prefetti di Vico, che trasformò la preesistente torre in una rocca e realizzò nuove fortificazioni. Il nome di Braccio è probabilmente legato a quello della città. Il condottiero aveva costruito molte piccole strutture fortificate nei territori da lui controllati. Esse erano dette "CASA DI BRACCIO". Sono caratterizzate da posizioni strategiche e fuori dei centri abitati (Todi, Cascia....). Il cognome Fortebraccio fu assunto solo più tardi per distinguere il suo ramo dagli altri rami: BRACCI (io appartengo a quella famiglia, dice). Il braccio vestito di rosso è infatti lo stemma della famiglia BRACCI di Firenze e Montepulciano, già dal '300. La riconciliazione con Martino V nel 1418 a Firenze, permette la cessione della struttura al Papa e la successiva donazione all'Orsini (1419) che militava nelle forze di Braccio. A suggellare l'amicizia tra i due condottieri lo stemma del braccio che regge la rosa. Lo stemma che Braccio assumerà (un montone nero su campo d'oro) non vi compare perché successivo ai fatti.
Nel 1419 papa Martino V cedette il feudo per un triennio in vicariato ad un ramo della famiglia Orsini, quello di Tagliacozzo. Da allora il modesto borgo di pescatori ed agricoltori legò il suo destino ad una più potenti famiglie baronali del tempo, trasformandosi in una fiorente cittadina. Il castello, una delle più mirabili opere di architettura militare dell'epoca che è tuttavia anche uno splendido palazzo, è diventato il più caratteristico simbolo di Bracciano. Sull'omonimo lago si affacciano altri due paesi (Anguillara Sabazia e Trevignano). Una leggenda narra che sotto le acque del lago di origine vulcanica esista una parte della città sommersa; la parte emersa sarebbe stata denominata Bracciano in seguito alla forma presa.
Comune di Bracciano, Piazza IV Novembre.
La trasformazione della rocca dei Vico in quello che diverrà il maestoso castello attuale fu voluta da Napoleone Orsini nel 1470 e da suo figlio, Virginio.
Nel 1481 il castello ospitò papa Sisto IV, in fuga dalla peste che devastava la città di Roma. Nel 1485 le truppe papali guidate da Prospero Colonna devastarono e saccheggiarono il castello. Risalgono agli anni novanta del Quattrocento gli affreschi del castello realizzati dalla scuola di Antoniazzo Romano. Nel 1548 il dominio degli Orsini si estese fino ad Anguillara. Per difendere la città gli Orsini fecero costruire, probabilmente intorno al 1480, una nuova cinta muraria intorno al borgo, ancora oggi in gran parte esistente, nella quale fu compreso il convento di Santa Maria Novella (posto allora fuori porta). Si accedeva alla città da due porte principali dotate di ponte levatoio.
Nel 1494 il castello offrì ospitalità al re di Francia Carlo VIII ed alle sue truppe in marcia verso Napoli. Tale circostanza comportò la scomunica di Gentil Virginio Orsini, che era uno dei capi delle truppe aragonesi alleate del papa contro i francesi. Papa Alessandro VI Borgia mosse guerra allo stato Orsini assediando nel 1496 anche Bracciano. Fu in quell'occasione che fu edificato al margine est delle mura un nuovo bastione, detto della sentinella, divenuto oggi un panoramico belvedere sul lago e sui monti circostanti. L'assedio delle truppe pontificie non poté nulla contro le mirabili fortificazioni del castello e del borgo; dopo qualche mese di assedio le truppe papali lasciarono Bracciano per spostarsi nel viterbese, sui monti Cimini, dove furono definitivamente sconfitte dagli Orsini nella battaglia di Soriano.
Dall'archivio della Società romana di storia patria: Gli Orsini acquistarono Bracciano da Manfredo di Vico, nel 1290 ( come dote delle figlia Giovanna in sposa a Giovanni o Giacomo Orsini ), erano presenti all'atto per la porzione di ognuno n°15 discendenti dei Vico e secondo una regola germanica con madri e mogli.
Don Eugenio Gamurrini Cassinese nel 1671 scriveva: …….. di Tagliacozzo per mancamento di linea mascolina, e volere dell'ultimo possessore, pervenne in Carlo, uno dei figlioli di Giovanni Orsini chiamato il Senatore, il quale comprò da' Castelli Prefetti di Vico la Terra di Bracciano posta sopra il Lago, anticamente chiamato Sabatino….. il Gamurrini conosceva il cognome dei Vico Castelli ancor oggi molti scrittori brancolano nel buio.
Braccio o Fortobraccio Orsini figlio di Giovanni o Giacomo Orsini e Giovanna figlia di Manfredo dei Prefetti di Vico Braccio o Fortebraccio (+ ante 1310 o post 1304), Nobile Romano, Signore di Sant'Angelo, Apollonio, Palmarolo e Torre Merlata dal 3-4-1282 dopo le divisioni con i fratelli, tenne indiviso con questi il dominio sulla parte superiore di Vicovaro; Consignore di Riofreddo e Monte Sant'Elia dal 1296, Consignore di San Vito e Pisciano dal 1297, Senatore di Roma nel 1310. Braccio Orsini prese il nome da Bracciano o lo diede, Giavanni o Giacomo Orsini e Giovanna Vico ebbero 10 figli, Napoleone II, Braccio o Fortobraccio, Giovanna, Leandro, Giovanni, Orso, Francesco, Porcello, Giacoma, Angelo.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
- Duomo di Santo Stefano, è la chiesa principale del paese. Costruita inizialmente nel XIII secolo, è stata più volte restaurata sino alla prima parte del '600, periodo in cui ha assunto le sembianze attuali;
- Chiesa di Santa Maria Novella
- Chiesa di San Lorenzo, Pisciarelli
- Chiesa della Visitazione
- Chiesa di San Sebastiano
- Chiesa della Misericordia
- Chiesa di Santa Maria del Riposo
- Chiesa di San Filippo Neri
- Chiesa di San Rocco
Architetture militari
- Castello Orsini-Odescalchi
- Mura medioevali e rinascimentali
Architetture civili
- Palazzo Comunale
- Sentinella
- Fontana del palazzo comunale
- Tenuta di San Liberato, Vicarello
- Borgo di Vicarello
- Palazzo Patrizi, Castel Giuliano
Aree naturali
- Parco naturale regionale del complesso lacuale di Bracciano - Martignano
Fonte Wikipedia
Come Arrivare a Bracciano
da Roma Nord:
a) prendete il GRA, (Grande Raccordo Anulare ), seguendo indicazioni per Firenze.
Prendete l’uscita 4 Trionfale/Cassia e tenete la destra. Alla fine della galleria, sempre a destra, seguite indicazioni per Bracciano per circa 25 chilometri.
b) prendete il GRA, (Grande Raccordo Anulare ), proseguite per l’ uscita 5 Cassia Veientana (Cassia bis) verso Viterbo. Dopo circa 15 km uscite a Cesano. Seguite le indicazioni per la Stazione di Cesano, e poi Osteria Nuova. Da Osteria Nuova, proseguite sula Braccianese e continuare per circa 16 km fino a Bracciano.
da Roma Sud:
prendete l’autostrada A12 Roma-Civitavecchia, dopo circa 34 chilometri uscite a Cerveteri-Ladispoli. In seguito prendere la SP/4Via Settevene Palo per 16 chilometri fino a Bracciano.